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LIBERALITA’ ISTITUTI SCOLASTICI
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16 Ottobre 2015
Bonus scuola e
credito di imposta
Categoria Irpef
Sottocategoria Oneri deducibili detraibili

Un bonus fiscale per le erogazioni liberali a favore degli istituti del sistema nazionale di
istruzione. Questa è una delle novità fiscali di maggior interesse contenute nella Legge
107/2015 (“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2015.
Secondo le agevolazioni introdotte tutti i soggetti che effettuano erogazioni liberali in
denaro a favore degli istituti scolastici, destinate alla realizzazioni di progetti
individuati dalla norma stessa, possono usufruire, limitatamente al triennio 20152017,
di un credito di imposta, in misura differenziata a seconda dei periodi di imposta in
cui vengono effettuate le erogazioni; il beneficio, infatti, spetta nella misura del 65% delle
erogazioni effettuate negli anni 2015 e 2016, del 50% per quelle effettuate nel 2017.
In merito all’ambito soggettivo, il bonus spetta sia alle persone fisiche che agli enti non
commerciali, nonché ai titolari di reddito di impresa.
Premessa
Con l’art. 1, comma 145, Legge n. 107/2015, “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti” (c.d. “Buona scuola”), pubblicata
sulla G.U. 15.7.2015, n. 162, è introdotto il riconoscimento di un
nuovo credito d’imposta, c.d. “School-Bonus”, a favore dei
soggetti che effettuano erogazioni liberali in denaro agli
istituti del sistema nazionale di istruzione.
Al fine di beneficiare del credito d’imposta in esame, tali erogazioni
liberali devono avere una specifica destinazione. Soggetti
beneficiari beneficiari
Erogazioni
liberali
agevolabili
In particolare, il citato comma 145 dispone che:

“Per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in
favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la
realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il
potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che
migliorino l’occupabilità degli studenti, spetta un credito d’imposta
pari al 65 per cento delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due
periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 e
pari al 50 per cento di quelle effettuate nel periodo d’imposta
successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016”.
La misura agevolativa è riconosciuta a tutti i soggetti,
indipendentemente dalla loro natura e dalla forma giuridica, che
effettuano le erogazioni liberali a sostegno degli istituti del sistema
nazionale di istruzione.
In sostanza, possono fruire dell’agevolazione:

le persone fisiche (non titolari di reddito di impresa);
gli imprenditori (individuali e collettivi);
gli enti non commerciali.
L’agevolazione è riservata alle erogazioni liberali a favore degli
istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione aventi le
caratteristiche espressamente previste dalla normativa in esame.
Innanzitutto si evidenzia che il beneficio spetta per le sole erogazioni
liberali in denaro, con l’esclusione, quindi, delle erogazioni in natura.
Inoltre, l’erogazione liberale deve essere finalizzata a sostenere un
investimento per: •
la realizzazione di nuove strutture scolastiche; •
la manutenzione ed il potenziamento di strutture
scolastiche esistenti; •
interventi volti al miglioramento dell’occupabilità degli
studenti.
In merito alle modalità di versamento di dette erogazioni liberali, si
evidenzia che il comma 148 del citato art. 1 dispone che: •
“il credito d’imposta è riconosciuto a condizione che le somme
siano versate in un apposito capitolo dell’entrata del bilancio
dello Stato secondo le modalità definite con decreto del del
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Le
predette somme sono riassegnate ad un apposito fondo … per l’erogazione alle scuole beneficiarie”.

Investimenti finanziabili con le erogazioni liberali ricevute•
Realizzazione di nuove strutture scolastiche; •
manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche
esistenti; •
interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.
Il credito d’imposta in esame spetta per le erogazioni liberali in
Determinazione
dell’agevolazione
denaro effettuate nel triennio 2015 – 2017 ed è determinato nella
misura del: .
65% nel 2015 e 2016 (“due periodi d’imposta successivi a
quello in corso al 31 dicembre 2014”); .
50% nel 2017 (“periodo d’imposta successivo a quello in
corso al 31 dicembre 2016”).
Si evidenzia che l’agevolazione spetta per le erogazioni liberali in
denaro effettuate sino al 31 dicembre 2017.
Ai sensi del comma 147 del citato art. 1, l’ammontare massimo
dell’erogazione liberale in denaro ammesso per determinare
il credito d’imposta è pari ad € 100.000 per ciascun anno.
Si supponga che un contribuente effettui, nel corso del 2015, una
erogazione liberale in denaro a favore di un istituto del sistema
nazionale di istruzione per un importo di 1000 euro.
Il credito di imposta spettante sarà di 650 euro, pari al 65 per
cento del valore dell’erogazione liberale effettuata.
Si supponga che un contribuente effettui, nel corso del 2017, una
erogazione liberale in denaro a favore di un istituto del sistema
nazionale di istruzione per un importo di 1000 euro.
Il credito di imposta spettante sarà di 500 euro, pari al 50 per
cento del valore dell’erogazione liberale effettuata.
Il credito di imposta, riconosciuto per la realizzazione di nuove
strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle
esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità
degli studenti, non è cumulabile, per le medesime spese, con
altre agevolazioni.
Anno di effettuazione
dell erogazione liberale
Percentuale di spettanza del
credito di imposta
2015 -65%
2016 -65%
2017 -50%
Per quanto riguarda le modalità di utilizzo, la norma specifica che
il credito di imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
La quota annuale non utilizzata dovrebbe essere riportata in avanti
nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi di imposta successivi senza
alcun limite temporale.
Modalità di utilizzo
Si supponga che un contribuente effettui, nel corso del 2015, una
erogazione liberale in denaro a favore di un istituto del sistema
nazionale di istruzione per un importo di 1000 euro.
Il credito di imposta spettante sarà di 650 euro, pari al 65 per
cento del valore dell’erogazione liberale effettuata.
La quota massima utilizzabile in ciascun anno sarà, pertanto, pari a
216,66 euro (650/3).
Si supponga poi che, nel primo anno di utilizzo del credito di
imposta (2016), il contribuente compensi solo una parte del credito
pari a 200. Nel 2017 lo stesso potrà utilizzare in compensazione la quota di
216,66, pari al secondo terzo di 650, nonché la quota di credito
residuo non utilizzata nel 2016 pari a 16,66 euro.
Il credito è utilizzabile con modalità differenziate a seconda del
soggetto che ha effettuato l’erogazione liberale in denaro.
In particolare: .
i soggetti titolari di reddito d’impresa, sempre ai sensi
del citato comma 147, utilizzeranno il credito in
Adempimenti a carico del beneficiario
compensazione nel mod. F24. Di conseguenza, tali soggetti
potranno iniziare a compensare il credito maturato nel 2015 a
partire dal 1º gennaio 2016;
le persone fisiche e gli enti non commerciali che non
svolgono un’attività d’impresa si ritiene che, in base alle
precisazioni rese dall’Agenzia in merito all’“Art-Bonus” nella
Circolare 31.7.2014, n. 24/E, utilizzeranno il credito
d’imposta nel mod. UNICO. Tali soggetti potranno, quindi,
compensarlo solo in sede di presentazione della dichiarazione
dei
redditi per l’anno di imposta 2015, ossia entro il 30 settembre 2016.
La norma che ha istituito lo School Bonus prevede, inoltre, che il credito di imposta•
‘‘non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta
regionale sulle attività produttive’’.
Ne deriva, pertanto, che lo stesso non concorre alla formazione della
base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese le
relative addizionali regionale e comunali, nè alla
determinazione del valore della produzione netta ai fini
dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Il comma 149, infine, dispone una serie di adempimenti a carico dei
soggetti beneficiari.
Gli istituti del sistema nazionale di istruzione che ricevono le
erogazioni liberali in denaro devono, infatti, dare pubblica
comunicazione dell’ammontare delle somme ricevute nonché della
destinazione e dell’utilizzo delle stesse: .
sul proprio sito Internet istituzionale; .
nel portale telematico del MIUR.

Luigia Giacometti
AS Dati
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